Descrizione del progetto:
La comunicazione èuno strumento fondamentale e la base per poter interagire socialmente, esprimere le nostre emozioni, bisogni e sensazioni in qualsiasi circostanza. È anche uno dei pilastri più importanti della relazione infermiere-paziente. Dall’Ospedale di Alicante,condividiamo questo progetto che consiste nell’uso di un quaderno di comunicazione con pittogrammi di
ARASAAC creato da Sonia Balboa Esteve e Aitana Gomis Pazos (ICU Nurses General University Hospital di Alicante) e Lourdes Viñuelas Barberá (Logopedista) e progettato in modo che i pazienti con difficoltà di comunicazione in terapia intensiva dell’Hospital de Alicante possano comunicare i loro bisogni ed emozioni di base.
A causa delle caratteristiche del servizio di terapia intensiva, i pazienti che sono svegli ma le cui patologie si sono verificate hanno generato alterazioni neurologiche a diversi livelli o alterazioni motorie che temporaneamente, o talvolta permanentemente, comunicano in modo efficiente vengono trattate molto frequentemente. I pazienti con afasia dovuta a danni neurologici acquisiti che hanno difficoltà a farsi capire (a causa di paralisi cerebrale infantile, dopo ictus emorragico e ischemico, TBI moderato o grave …) o pazienti con problemi negli organi fonoarticolari (tracheostomie derivate da ventilazione meccanica invasiva prolungata, interventi chirurgici …) sarebbero gli esempi che si trovano più spesso nelle unità di terapia intensiva.
Inoltre, anche se meno frequentemente, vengono trattati pazienti con malattie motorie e/o autoimmuni del nervo come la sclerosi laterale amiotrofica o la sindrome di Guillain-Barré. Questi comportano diversi gradi di debolezza muscolare che possono raggiungere la paralisi flaccida di durata indeterminata in molti casi.
Tutti questi pazienti hanno una preoccupazione in più al fatto (già stressante) di essere ricoverati in un reparto di terapia intensiva: l’impossibilità di comunicare e quindi di poter esprimere i propri bisogni, sentimenti, dubbi ed emozioni.
Esistono da molto tempo e sono ampiamente utilizzati in altre aree relative all’istruzione, ai sistemi, alle strategie e agli strumenti di comunicazione che sostituiscono o completano il linguaggio naturale delle persone. Sono i cosiddetti sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa (AAC). Questi strumenti aiutano le persone con difficoltà di comunicazione orale.
Questo progetto si basa sulla creazione di schede di comunicazione aumentativa,basate sui pittogrammi di ARASAAC,che cercano di soddisfare i 14 bisogni di base di Virginia Henderson. L’obiettivo di queste schede è che il paziente possa indicare o comunicare i propri bisogni ed emozioni in ogni momento, il che aiuta a ridurre i livelli di stress e facilita il lavoro del team di assistenza.
Le schede sono disponibili in 3 formati:
- Fisico: quattro schede su carta plastificata formato DIN-A3, correlate tra loro.
- Supporto digitale: attraverso l’applicazione gratuita LetMeTalk,per l’utilizzo touch sui tablet disponibili nell’Unità, seguendo la stessa metodologia. Per questo, è stato creato un profilo con il nome ‘UCI Alicante’ che può essere installato su qualsiasi altro dispositivo, se necessario.
- Comunicatori E-TRAN,per pazienti con mobilità molto limitata. Ci sono tre pannelli di metacrilato che hanno una base per il loro fissaggio e un foro centrale attraverso il quale stabiliremo un contatto visivo con il paziente, che indicherà le loro esigenze guidandoci con lo sguardo. Vengono presentate un massimo di 6-8 immagini per pannello, che sono fissate con una piccola Velcro, in modo da poter cambiare i pittogrammi per consentire una comunicazione il più ampia possibile con il paziente.
I quaderni sono stati lanciati con l’idea di fare una valutazione in dodici mesi in cui viene valutato il grado di funzionalità del materiale creato. A tal fine, è stato nominato un gruppo di infermieri di supporto che sono interessati a essere coinvolti nel progetto e il cui feed-back ci consentirà di rilevare carenze, apportare miglioramenti e conoscerne l’utilità.
Questo materiale viene offerto al fine di essere uno strumento utile che facilita e dà un’opportunità di comunicazione a qualsiasi paziente ricoverato in terapia intensiva che ha consapevolezza e bisogno di esprimere ciò che sente.
Da ARASAAC, vogliamo trasmettere le nostre congratulazioni a tutte le persone e le istituzioni coinvolte in questa iniziativa e la nostra gratitudine per aver confidato nei nostri pittogrammi per realizzare questo grande progetto.
Autori:
Sonia Balboa Esteve
Aitana Gomis Pazos
Infermieri ICU Ospedale Universitario Generale di Alicante
e consigli su AAC di:
Lourdes Viñuelas Barberá
Logopedista ColCV