Cosa sono i Sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa?

Da parte di ARASAAC, vogliamo ringraziare sia Carmen Basil sia l’Unitat de Tècniques Augmentatives de Comunicació (UTAC) per la loro collaborazione nella redazione di questa sezione del nostro sito web.

Cosa sono i Sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa?

Pittogramma di comunicareI Sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) sono forme di espressione diverse dalla lingua parlata, che mirano ad aumentare (aumentative) e/o a compensare (alternative) le difficoltà di comunicazione e di linguaggio verbale di molte persone con disabilità.

La comunicazione e il linguaggio sono essenziali per ogni essere umano, affinché possa interagire con le altre persone, possa apprendere, divertirsi e partecipare alla società. Oggi, grazie a questi sistemi, nessuno può essere escluso a causa delle difficoltà con il linguaggio orale. Per questo motivo, ogni persona, che si tratti di bambini, adolescenti, adulti o anziani, che per qualsiasi motivo non hanno acquisito o hanno perso il livello di lingua parlata necessario per comunicare in modo soddisfacente, devono usare un sistema di CAA.

Tra le ragioni per rendere necessario l’uso di un sistema di CAA, troviamo la paralisi cerebrale (PC), la disabilità cognitiva, i disturbi dello spettro autistico (ASD, in lingua inglese), le patologie neurologiche come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la sclerosi multipla (SM) o il morbo di Parkinson, le distrofie muscolari, i traumi cranio-encefalici, le afasie o le pluridisabilità di diversi tipi, per citarne solo alcune.

I Sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) non sono incompatibili, ma complementari alla riabilitazione del linguaggio naturale. Inoltre possono favorire la sua acquisizione ogni volta che ciò è possibile. Così, non dovreste esitare a introdurli in tenera età, non appena osservate difficoltà nello sviluppo del linguaggio orale, o subito dopo qualsiasi incidente o malattia che dovesse averlo danneggiato. Non esiste alcuna evidenza scientifica che l’uso della CAA inibisca o interferisca nello sviluppo o nel recupero del linguaggio verbale.

Quali risorse si utilizzano?

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa include diversi sistemi di simboli, sia grafici (immagini, disegni, pittogrammi, parole o lettere) sia gestuali (mimica, gesti o segni manuali) e, nel primo caso, richiede anche l’uso di prodotti di supporto. I diversi sistemi di simboli si adattano alle specifiche esigenze di persone con età e competenze motorie, cognitive e linguistiche diverse.

I prodotti di supporto alla comunicazione includono risorse tecnologiche come i comunicatori vocali, i personal computer o i tablet con programmi speciali che consentono diverse forme di accesso adattate alle persone con mobilità molto limitata. Essi facilitano inoltre l’integrazione dei diversi sistemi di simboli pittografici e ortografici, nonché dei diversi mezzi in uscita, compresa l’uscita vocale. Essi possono anche comportare risorse non tecnologiche, come le tabelle e i quaderni di comunicazione.

Esistono diverse strategie e strumenti per accedere a computer, comunicatori, tabelle o quaderni di comunicazione, genericamente chiamate strategie e prodotti di supporto all’accesso, come i puntatori, le tastiere e i mouse adattati o virtuali o i sensori.

Sistemi di simboli

PittogrammiIn precedenza abbiamo diviso i sistemi di simboli per la CAA in gestuali e grafici. In entrambi i casi, esiste una gradualità che va da sistemi molto semplici – che si adattano a persone con deficit cognitivi e linguistici di diversa gravità – a sistemi complessi, che consentono livelli avanzati di linguaggio segnato (basato su segni manuali) o assistito (basato su segni grafici).

Nel caso di simboli gestuali, questa gradualità va dall’uso della mimica e di gesti comunemente usati, all’utilizzo di segni con le mani, generalmente corrispondenti e nello stesso ordine delle parole del linguaggio parlato; questo è ciò che si chiama lingua segnata o bimodale. Le lingue dei segni utilizzate dalle persone ipovedenti non sono considerate CAA in quanto costituiscono lingue naturalmente sviluppate e acquisite, come avviene nella lingua parlata. L’uso di segni manuali richiede il possesso di sufficienti capacità motorie, come può essere il caso di persone con disabilità mentale o disturbi dello spettro autistico.

I simboli grafici vanno da sistemi molto semplici basati su immagini o fotografie, a sistemi sempre più complessi come sistemi pittografici o ortografia tradizionale (lettere, parole e frasi). Grazie ai prodotti di supporto per la comunicazione e alle diverse risorse per l’accesso, i sistemi grafici possono essere utilizzati da persone a mobilità ridotta, anche in caso di estrema gravità. Ecco perché, oltre a essere utilizzati, come nel caso precedente, da persone con disabilità mentali o con ASD (Disturbi dello Spettro Autistico), sono utilizzati anche da persone con disabilità motorie (PC, SLA, SM…).

l sistemi pittografici sono utilizzati per persone analfabete a causa dell’età o della disabilità. Offrono il vantaggio di permettere, da un livello di comunicazione molto basilare – adattabile a persone con bassi livelli cognitivi o in fasi molto precoci – a un livello molto ricco e avanzato, anche se mai completo e flessibile come quello che si può raggiungere con l’uso del linguaggio scritto. I sistemi pittografici più utilizzati in Spagna sono i PCS (Picture Communication Symbols) e ARASAAC, sviluppato da questo Portale Aragonese di CAA e liberamente disponibile sotto licenza Creative Commons.

Prodotti di supporto per la comunicazione

Possiamo distinguere i prodotti di supporto per la comunicazione in “basici” e “tecnologici”. Le tabelle di comunicazione sono prodotti di supporto basici che consistono in superfici di diversi materiali dove sono posizionati i simboli grafici per la comunicazione (fotografie, pittogrammi, lettere, parole e/o frasi) che la persona indicherà per comunicare. Quando i simboli sono distribuiti su pagine diverse, li chiamiamo quaderni di comunicazione.

Tra i prodotti tecnologici, troviamo i comunicatori elettronici, appositamente progettati per questo scopo, e i personal computer o i tablet con programmi speciali che li trasformano in comunicatori. I comunicatori elettronici emulati dai computer sono personalizzati con i simboli grafici di cui la persona necessita. Essi sono caratterizzati da essere portatili e adattabili alle modalità di accesso proprie di ogni persona (tastiera, mouse, sensori…). Permettono l’uscita di messaggi vocali (registrati o sintetizzati). Inoltre, offrono generalmente altri output su schermo, carta stampata o anche il controllo delle funzioni ambientali. Per esempio, sul sito web www.utac.cat si possono trovare diverse versioni di un vocabolario pittografico organizzato (CACE-UTAC), realizzato con diversi programmi di comunicazione e pronti per essere utilizzati direttamente sui personal computer (che in questo modo si trasformano in comunicatori) o stampati per creare quaderni di comunicazione.

Le versioni per Plaphoons con pittogrammi ARASAAC in spagnolo e catalano sono liberamente accessibili. Anche le altre versioni sono gratuite, ma richiedono programmi e/o sistemi di simboli commerciali.

Prodotti di supporto alla comunicazione con il sistema pittografico ARASAAC.

Le strategie e i prodotti di supporto all’accesso.

Per indicare i simboli grafici su comunicatori, tabelle e quaderni di comunicazione, esistono queste cinque strategie di base:

  • Selezione diretta: l’utente punta o preme i pulsanti direttamente con il dito, lo sguardo o altre parti del corpo per indicare i pittogrammi, le parole o le lettere che vuole comunicare. I puntatori di diverso tipo (esistono pennini, supporti per il capo, con punteruolo…) sono esempi di prodotti di supporto che possono facilitare la selezione o l’accesso diretto.
  • Selezione con il mouse: è solo per prodotti elettronici. Consiste nell’utilizzare il mouse per accedere a tastiere o griglie con simboli per comunicare attraverso lo schermo. È possibile utilizzare una vasta gamma di mouse adattati come joystick, trackball, così come il mouse facciale (controllato dai movimenti della testa) e il mouse controllato con la vista o il multimouse, che consiste di cinque tasti o sensori.
  • Esplorazione o scansione dipendente: solo per tabelle o quaderni di comunicazione. L’interlocutore punta sui simboli o le lettere da comunicare una per una, per gruppi, righe o colonne, fino a quando la persona con Bisogni Comunicativi Complessi (BCC) indica con un gesto che la lettera/parola è stata identificata.
  • Esplorazione o scansione indipendente: solo per i prodotti elettronici. In questo caso è il comunicatore o il computer che mostra le diverse opzioni da comunicare fino a quando la persona con BCC sceglie quello che vuole attivando un tasto o un sensore. Ci sono molti tipi di sensori che possono essere attivati con diverse parti del corpo.
  • Selezione codificata: ogni simbolo o lettera ha un codice (per esempio un numero di due o tre cifre o un colore e un numero) in modo che la persona con BCC possa indicare questo codice tramite selezione diretta o scansione per trasmettere il simbolo o la lettera. In questo modo, con pochi tasti o griglie, può accedere a un gran numero di simboli.

Grazie alle diverse strategie e prodotti di supporto per l’accesso, anche se la mobilità di una persona è molto limitata, è possibile trovare una soluzione in modo da poter accedere alla comunicazione e ad altre attività quali l’assistenza alla mobilità, il controllo dell’ambiente o l’accesso al computer per scrivere, disegnare, giocare o comunicare sul web.

Come possiamo favorire il successo dell’intervento con la CAA?

I sistemi di supporto e i prodotti per CAA sono solo un mezzo o una condizione necessaria per la persona con disturbo del linguaggio espressivo per essere in grado di comunicare, sviluppare le sue capacità e partecipare al mondo che lo circonda. Ciò che è veramente importante è il processo di istruzione, di emancipazione e di valutazione che dovrebbe accompagnarla.

Il processo di intervento deve iniziare con una valutazione delle capacità, abilità, necessità e dei desideri della persona, così come delle caratteristiche, dei supporti, delle richieste e delle restrizioni del suo ambiente per definire i componenti che avrà il sistema o i sistemi che risulteranno più adeguati. Si dovranno scegliere attentamente i prodotti di supporto così come le strategie di accesso e, per quegli utenti CAA che non possono leggere, si dovrà effettuare una adeguata selezione del vocabolario segnato o pittografico che verrà insegnato. Questo processo di valutazione non deve essere occasionale ma continuo per tutta la vita.

L’ empowerment e l’insegnamento dovrebbero essere indirizzati sia alla persona che al suo ambiente, compresi tutti i contesti in cui partecipa o intende partecipare, così come tutte le persone significative in questi contesti, tra cui professionisti e, soprattutto, familiari, colleghi e amici. Questa istruzione deve essere fornita in ambienti educativi e terapeutici ma anche in contesti naturali, come un approccio di 24 ore che garantisce che la persona sarà immersa in un buon ambiente linguistico, circondati da interlocutori sensibili e competenti e coinvolti in attività interessanti e arricchenti.

Per incoraggiare il successo dell’intervento con la CAA, la cosa più importante è ottenere che la persona con disturbo del linguaggio espressivo abbia cose interessanti da comunicare, sappia come farlo e abbia interlocutori disposti ad ascoltare e capaci di capirlo. Questo obiettivo non dovrebbe essere lasciato al caso. Esso deve invece essere raggiunto attraverso gli sforzi e i risultati di professionisti competenti, sostenuto da una società sempre più consapevole di questo e priva di pregiudizi.

(1) Carmen Basil
UTAC-Sírius: Unitat de Tècniques Augmentatives de Comunicació (www.utac.cat)
Departament de Benestar Social i Família de la Generalitat de Catalunya
Departament de Psicologia Evolutiva i de l’Educació, Facoltà di Psicologia, Universitat de Barcelona